Con 516 utenti ricoverati, l’hospice di Giussano risulta essere la prima struttura pubblica in Italia, nell’ambito delle cure palliative, per numero di utenti e numero di ricoveri. Il dato emerge dall’Analisi dei Piani di potenziamento relativi all’annualità 2024 presentata nei giorni scorsi dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS). La struttura guidata dal dottor Matteo Beretta, è risultata essere prima tra quelle pubbliche sulla base di una ricerca effettuata su scala nazionale, che ha permesso di effettuare la ricognizione del numero di pazienti presi in carico da ciascun erogatore della Rete Locale di Cure Palliative, definendo i volumi di attività in capo ad ogni singola struttura.
I numeri
I dati rilevati da ASST Brianza per l’hospice di Giussano indicano 502 utenti seguiti nel corso dell’anno solare 2024, un numero complessivo di 516 utenti ricoverati per un totale di 5.710 giornate. Considerato il numero di posti letti a disposizione all’interno della struttura, l’hospice risulta essere la prima struttura in tutta Italia, sia pubblica che privata-accreditata, per turnazione di posti. Anche alla luce di questi dati, la struttura si conferma nodo strategico della Rete Locale di Cure Palliative (RLCP) di Monza-Brianza, erogando prestazioni socio-sanitarie a favore di persone nella fase terminale della vita.
Il direttore sanitario
“I dati AGENAS 2024 sulle cure palliative nazionali sono certamente lusinghieri per tutta la nostra azienda – dichiara il dottor Michele Sofia, direttore sanitario di ASST Brianza – ma più dei numeri, voglio porre l’accento su ciò che rappresentano quei numeri: la qualità di cura offerta da un’équipe di alto livello professionale e umano, che opera sul territorio con l’unità di cure palliative domiciliare, e all’interno dei presidi ospedalieri aziendali con attività ambulatoriale e di consulenza specialistica – ha spiegato – il presidio di Giussano è la sede naturale e il centro di riferimento per la tutela delle fragilità sociosanitarie della provincia di Monza e Brianza”.
Il sindaco elogia staff e volontari Arca
Un risultato davvero importante che ha portato soddisfazione anche agli amministratori della città.
“L’Hospice di Giussano è un’eccellenza del nostro territorio, il cui valore è dato sia dai numeri delle prestazioni annue che lo pongono al primo posto in Italia, sia dalla straordinaria sensibilità quotidianamente messa in campo dai volontari che si occupano della divulgazione della cultura delle cure palliative e dell’assistenza ai pazienti e alle loro famiglie – hanno evidenziato il sindaco di Giussano Marco Citterio e il vicesindaco con delega alle Politiche sociali Adriano Corigliano – La proficua collaborazione in essere con ASST Brianza, che ha recentemente avviato una importante riqualificazione della struttura ospedaliera al fine di ampliare i servizi offerti, assicura al territorio un polo sanitario di strategica importanza per la cittadinanza. L’hospice rappresenta un servizio conosciuto, di cui è riconosciuta la professionalità e la competenza erogata, all’interno del quale come Amministrazione Comunale abbiamo anche avuto modo di organizzare eventi e iniziative che aiutassero a renderlo sempre più noto da parte della cittadinanza. Lo scorso anno abbiamo festeggiato i 35 anni di attività dell’associazione Arca, il cui impegno è proprio quello di sostenere le attività dell’hospice presso il presidio ospedaliero Carlo Borella. A loro va il nostro ringraziamento nella certezza che ogni utente non viene trattato come un numero, ma accolto e accompagnato come una persona”.

Il dottor Beretta
«E’ un risultato di equipe che evidenzia la qualità del servizio e il lavoro incessante di infermieri, operatori e volontari – ha commentato a caldo il dottor Matteo Beretta, responsabile del reparto di Cure palliative – questi numeri per noi rappresentano un punto di partenza e non di arrivo; il bisogno di cure palliative è enorme. Abbiamo le competenze mediche, le strutture adatte ma si deve fare ancora meglio».
Il futuro
Il futuro dell’hospice è legato all’ampliamento e alla formazione. A Giussano c’è il cuore e il cervello delle cure palliative; la struttura si sta potenziando anche con nuovi spazi per diventare un grande polo di formazione per medici, infermieri, operatori e volontari dell’associazione Arca. Tra pochissime settimane saranno ultimati infatti i lavori al piano superiore dello stabile, oggetto di una importante ristrutturazione, grazie ad una donazione da parte di un privato, che ha permesso di realizzare nuove sale e aule, uffici e strutture per la formazione di addetti alle cure palliative.