Domenica 17 novembre è stata la giornata della grande festa per Arca; diversi i momenti organizzati in occasione di San Martino, patrono delle cure palliative, ricorrenza molto sentita per i volontari in hospice. L’associazione quest’anno festeggia anche il suo 35esimo di fondazione. Fondata nel 1989 a Desio, nel 2006 arriva a Giussano, presso l’hospice di via Milano, dove si iniziano a formare i primi volontari, che negli anni sono man mano aumentati, fino ad arrivare al numero di 50 e che ora rappresentano un valore aggiunto all’interno del reparto di cure palliative.
I volontari dell’associazione dopo la messa in Basilica a Giussano si sono ritrovati in oratorio, nella sala don Caccia, per discutere di cure palliative, di volontariato, di etica clinica legata al fine vita e di testimonianze dirette fatte di commozione ma anche piene di gratitudine e ringraziamento per la presenza e la vicinanza che tutti i giorni i volontari offrono agli malati dell’hospice. Presente il direttivo dell’associazione, con il vice presidente Marco Raffaele Casati e alcuni dei consiglieri.
Al tavolo dei relatori, oltre che la presidente Annamaria Colombo e una delle storiche volontarie Ester Mascheroni, anche il dottor Matteo Beretta, primario dell’hospice a Giussano, l’assessore Sara Citterio che oltre a portare il suo personale contributo e testimonianza, ha ufficialmente rappresentato l’Amministrazione comunale, il professor Mario Picozzi, medico e professore associato presso il dipartimento di biotecnologie e scienze della vita all’università, il tesoriere della Federazione italiana di cure palliative, Moreno Crotti Partel e due testimoni, Elisabetta Elli e Roberta Cotza, le figlie di due ospiti che sono state accolte all’hospice mesi fa, e che hanno raccontato le loro toccanti esperienze. Presenti in sala anche i rappresentanti di altri comuni, il direttore sanitario dottor Michele Sofia come rappresentante della Direzione strategica Aziendale ASST Brianza e il past president di Arca, dottor Mario Caspani.
Nell’occasione, sono poi stati consegnati i riconoscimenti a 10 storici volontari, membri attivi del gruppo che opera a fianco dei malati terminali: Patrizia Camagni, Ivana Ricotti, Betty Mologni, Enrica Colzani, Rosalba Riva, Chiara Brenna, Maria Crea e Ana Dos Santos, in servizio dal 2014 e ad Ornella Frigerio camici arancioni da 15 anni .
“Il lavoro fatto fino ad oggi in questi 35 anni è stato tanto, ma ancora molto c’è da fare per far conoscere l’importanza delle cure palliative e l’importanza della presenza dei volontari in hospice – ha ribadito la presidente – la nostra mission è proprio questa. Il valore aggiunto della nostra associazione sono le persone, il nostro capitale umano; I volontari entrano in punta di piedi al letto del malato, mostrando sempre una grande sensibilità. Il nostro compito è quello di dare sostegno, vicinanza, ascolto e compassione alle persone che soffrono, ma anche ai loro familiari”.